I suoni dal passato etrusco si ascoltano nei musei della Val di Cornia
All’interno del percorso di visita del Museo archeologico di Piombino si trovano due postazioni dedicate alla musica antica.
“Suoni dal passato”, progetto curato da Cinzia Murolo e realizzato da Francesco Landucci di “Archeologia Sonora Sperimentale”, è un viaggio emozionante, fatto di musica, suoni e parole, che vuole trasportare il visitatore nella vita quotidiana, rituale e funeraria degli Etruschi e dei Romani.
Grazie alle moderne tecnologie, è possibile ascoltare il suono di alcuni strumenti musicali, fedelmente ricostruiti sulla base di numerose raffigurazioni, come quelle rappresentate su affreschi, ceramica, mosaici e statue che sono giunte fino a noi.
In particolare, al primo piano del museo, nella stanza ricostruttiva del banchetto etrusco, è possibile vedere e toccare strumenti come il cosiddetto aulòs, una sorta di doppio flauto ma provvisto di ancia che era lo strumento più utilizzato dagli Etruschi, e ascoltare brani musicali composti in modo sperimentale ma del tutto verosimile, ambientati nel mondo festoso del simposio.
Al secondo piano, accanto al modellino tattile sonoro dell’Anfora di Baratti, si trova un’altra postazione con gli strumenti minori del corteo del dio Dioniso e della dea Cibele e una grande cetra ricostruita fedelmente sul modello di quella raffigurata nell’ovale dell’anfora come attributo del dio Apollo.
I brani che è possibile ascoltare in questa postazione sono ispirati al mondo figurativo dell’anfora rappresentato da cortei festosi e rituali dei culti cosiddetti orgiastici.
Suoni dal passato è quindi un percorso adatto a tutti coloro che desiderino conoscere la musica del passato, uno degli aspetti fondamentali nella vita del popolo etrusco e romano, e per chi vuole sperimentare una visita più completa e immersiva nel paesaggio sonoro antico.
Il percorso si integra con il progetto di sonorizzazione della Tomba dei Carri, realizzato al Parco archeologico di Baratti e Populonia con i fondi del progetto ARCUS (oggi Ales S.p.A.). Anche in questo caso al centro viene posta la musica antica; i visitatori, entrando nella tomba, sono avvolti dal suono di diversi strumenti antichi tra cui la cetra e l’aulos che, in progressione, vanno a comporre una melodia fino ad arrivare all’interno della camera funeraria dove alla musica si accompagnano le parole di un brano tratto dall’Odissea.
Un percorso dal Museo al Parco pensato per rendere l’archeologia accessibile a tutti, per una visita realmente “senza barriere” non solo fisiche, ma anche e soprattutto culturali.
Suoni dal passato è un progetto realizzato dalla società Parchi Val di Cornia per conto del comune di Piombino grazie al contributo della Regione Toscana. L’intervento infatti rientra nell’ambito del più ampio progetto inserito nel Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 che prevede azioni coordinate e coerenti di restauro conservativo, adeguamento funzionale e miglioramento della fruizione e che coinvolge sia il museo che il parco archeologico di Baratti e Populonia. In particolare, nell’ottica di una visione complessiva di sviluppo del polo museale, il progetto prevede un adeguamento dei supporti informativi, del sistema di illuminazione e di alcuni degli allestimenti, anche tramite dispositivi tecnologici innovativi.