In Val di Cornia tra orchidee spontanee e antiche leggende
Siete appassionati di orchidee spontanee? La Val di Cornia è il territorio che fa al caso vostro.
In particolare, il Parco archeominerario di San Silvestro è un ambiente ricco di questa specie di fiori, e sarà dunque piacevole osservarne alcune specie durante le passeggiate tra i bei sentieri che costituiscono la meta ideale per gli amanti del trekking in Toscana.
In particolare, i luoghi che ospitano la maggior quantità di specie sono le pendici del monte Calvi e le colline circostanti.
Il fascino delle orchidee è legato non solo alla loro bellezza ma anche ai segreti che nascondono.
Sono, infatti, piante bulbose che hanno sviluppato strategie adattative e riproduttive estremamente sofisticate. Alcune hanno fiori che simulano l’addome degli insetti, per attirarli a sé e facilitare in tal modo l’impollinazione. Altre, invece, richiamano gli insetti con i colori sgargianti dei loro fiori.
Il tempo per godervi la fioritura di ogni singola specie è breve. Tutto accade tra la fine dell’inverno e gli ultimi giorni di maggio. E in questo breve tempo, l’attimo di una stagione, le orchidee fioriscono.
Un’altra ancora breve possibilità è in autunno. I piccoli fiori bianchi della Spirantes spiralis fioriscono – unica orchidea della zona – nei primi giorni dell’autunno.
Le orchidee del monte Calvi hanno sempre colpito la fantasia dei boscaioli di queste terre.
In queste valli si ricorda ancora una leggenda che ha la dolcezza del sorriso della giovane Ubertenga.
La storia risale all’epoca delle incursioni in Val di Cornia dei pirati saraceni.
All’epoca la giovane viveva insieme al padre, il vasaio Admut, vicino alla rocca di San Silvestro. Qui si trovava la bottega del padre. In un tragico mattino d’autunno i pirati saraceni sbarcarono sulle spiagge di fronte al monte Calvi e compirono una razzia violenta che non risparmiò nessun villaggio. Anche il vasaio e la figlia vennero uccisi in un prato vicino a casa, ma le gocce di sangue di Ubertenga regalarono la vita a fiori bellissimi e mai visti.
Un motivo in più per scoprire questo territorio in primavera e in autunno!