Tra bosco o mare, la natura complessa del Parco della Sterpaia
La maggiore attrattiva del Parco costiero della Sterpaia sono le sue spiagge, ideali per il turismo balneare; tuttavia esse rappresentano solo uno degli ambienti che lo costituiscono.
All’interno del parco, infatti, si susseguono quattro ambienti che si avvicendano secondo un tragitto dal mare verso le aree boscate dell’entroterra: oltre al ben noto sistema dunale con relativi arenili (che corrisponde, in parole più semplici, al luogo nel quale ci crogioliamo al sole mentre i nostri figli scavano buche o fanno piste per giocare con le palline), abbiamo le aree umide retrodunali, cioè quelle zone alle spalle delle dune sabbiose per poi trovare, più all’interno, le radure agricole e per ultime le aree boscate.
Si tratta di sistemi al tempo stesso fragili e complessi; gli ambienti dunali, infatti, si caratterizzano per una morfologia e per una vegetazione del tutto particolari e da tutelare.
Per questo nel parco, sin dalla sua costituzione, sono stati realizzati interventi volti a proteggere la fascia dunale: creazione di barriere di accumulo e frangivento, ripiantumazione della duna con specie particolarmente resistenti ai venti marini e all’alto grado di salinità; riduzione degli accessi al mare per limitare i danni causati dalla penetrazione delle correnti d’aria marine, regimentando al tempo stesso il flusso turistico.
Interventi realizzati per rendere gradevole la fruizione, ma sempre in sintonia con la natura.